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Centergross: la città del commercio

Centergross, nato nel 1977 a Bologna, rappresenta oggi la più grande area commerciale B2B europea della Moda Pronta italiana: 1 milione di metri quadri la superficie totale, di cui 400mila area espositiva e 100 mila metri quadri dedicati ad area uffici e servizi.

5 miliardi di euro il volume di affari annuo di cui 3,5 relativo alla moda e 60% riferito all’export, migliaia di buyer giornalieri (dati pre-pandemia), 6 mila gli addetti diretti (a cui si aggiunge l’indotto).

Una formula vincente

racchiusa nella forza del gruppo per affrontare i mercati interni ed esterni e che oggi, più che mai, conferma la validità di una scelta che quattro decenni fa sembrava visionaria , ma che proprio in un momento storico tanto tragico quanto inaspettato, si manifesta in tutta la sua attualità e validità

Il Nostro Team

1.000.00 0
m2 di superficie
0 mld
giro di affari annuo
0
aziende
10.00 0
accessi giornalieri
6.00 0
lavoratori
 

I numeri

Il distretto copre un’area di 1 milione di mq di cui:

400mila mq destinati ad area espositiva

100mila mq ad uffici

Il volume complessivo di affari è di circa 5 miliardi di euro*

Il distretto commercia per il 60% con l’estero: Asia, Europa, Stati Uniti e Medio-Oriente

Sono circa 700 aziende: 70% Settore Moda e 30% Logistica


*fonte: i Distretti commerciali in Italia ©Nomisma 2013 Libri per l’economia, edito da AGRA nel 2009

 

 
 

La storia

Alla fine degli anni sessanta, l’assetto urbanistico della città di Bologna stava attraversando un momento di grandi trasformazioni e il forte aumento del traffico cittadino cominciava già a creare difficoltà all’espansione delle attività commerciali all’ingrosso e alla città.

Con grande lungimiranza gli imprenditori del commercio all’ingrosso, guidati dal primo Presidente Fondatore Salvatore Barbiera, coadiuvati e assistiti dall’associazione di categoria Ascom Bologna e dalla Camera di Commercio di Bologna, si unirono in società per la creazione di una sede comune, a nord di Bologna. Anche il Comune e la Provincia di Bologna e i Comuni di Argelato e Bentivoglio furono coinvolti in questa realizzazione, portando al potenziamento della rete stradale e autostradale per favorire i collegamenti con il Centro che stava nascendo.

Fu scelto un lotto di terreno in una posizione particolarmente felice, perchè vicino allu’autostrada A13 e alla linea ferroviaria. Ma ciò che più sorprende, è che la realizzazione è scaturita da un atto di fede e di coraggio di un gruppo di piccoli e medi imprenditori privati che in pochi anni, con i propri capitali, con un mutuo normale, senza agevolazioni, senza capitale pubblico, senza assistenzialismo, hanno saputo realizzare un’opera colossale, ma soprattutto un’opera che ha tutt’ora il pregio di essere insieme utile e vantaggiosa per le aziende e gli investitori, ma anche di pubblica utilità

Il Centergross, oltre ad avere sgravato il centro di Bologna da una grande mole di traffico e quindi di inquinamento, ha dato origine a una creazione di occupazione e di ricchezza che si è riversata sul territorio circostante. Nel 1977 le Aziende investitrici erano 180, per arrivare ad oggi a più di 600, con un fatturato aggregato di circa 5 miliardi di euro e 6.000 lavoratori.

La ricaduta sui comuni limitrofi si può misurare anche osservando l’aumento della popolazione: ad esempio, il Comune di Argelato aveva nel 1977, anno di inaugurazione del Centergross 5.000 abitanti, mentre ora supera i 9.000.