27 Ottobre 2023

BOLD SALA TAGLIO è arrivato al Centergross per aumentare il numero dei propri clienti: obiettivo centrato!

Ci racconta tutto Federico Paolucci

 

Partiamo dalla storia della vostra azienda: quando nasce Bold Sala Taglio?

Bold Sala Taglio è nata il 12 settembre 2018 a Castel Maggiore, con l’idea di creare una struttura dove il cliente potesse creare un capo finito partendo da un disegno, creando il modello, fino a gestire tutte le fasi produttive. Siamo partiti con un gruppo di 6 persone e oggi siamo arrivati a 9.

 

Quando siete arrivati al Centergross?

Siamo arrivati al Centergross nel settembre del 2019, perché avevamo il desiderio di aumentare il nostro portafoglio clienti e così ci siamo trasferiti al Centergross, essendo questo un importante polo della moda. Effettivamente questo ha portato un risultato, perché il nostro portafoglio clienti si è diversificato e adesso abbiamo una decina di clienti abituali, e una ventina di clienti stagionali che ci portano da realizzare dei modelli.

 

Avete clienti anche all’interno del Centergross?

Sì, abbiamo clienti anche all’interno del Centergross, anche se il grosso del lavoro viene dall’esterno, dalla Toscana e dal resto dell’Emilia Romagna. I nostri clienti all’interno del Centergross sono di qualità e hanno un buon fatturato: tutti marchi medio-alti. Poi tramite il Centergross arrivano anche clienti esterni, che transitano da qui e si informano su chi può fare modelli e taglio e così arrivano da noi.

 

Siamo passati attraverso una pandemia, una guerra, aumenti dei costi di materie prime ed energetici: come è cambiato il vostro modo di lavorare?

Con la pandemia, noi ci siamo salvati cambiando il codice Ateco e facendo le mascherine. Questo ci ha aiutati ad uscire da quel periodo in cui si era bloccato tutto. Esserci reinventati facendo le mascherine, ci ha permesso di lavorare e di restare in piena attività.  Finita la pandemia, siamo ripartiti con i clienti storici, quelli più strutturati.  Oggi con gli aumenti dei costi, ci siamo trovati a dover lavorare accendendo non contemporaneamente le macchine, perché hanno consumi elevatissimi, ma solo quelle che servono in quel momento, cercando di concentrare il lavoro da svolgere tutto in una volta, e poi spegnere la macchina. Abbiamo fatto dei turni di lavoro, evitando il sabato e la domenica, in cui i costi energetici sono più alti.  Quindi ci siamo organizzati per fare due turni infrasettimanali: dalle 7 alle 16 e dalle 16 in poi. Abbiamo anche dovuto ricontrattare con i fornitori i prezzi delle materie prime, abbattendo cosi i nostri costi.

 

Ci racconta ancora meglio la vostra attività?

Abbiamo dei reparti che seguono tutte le fasi della creazione del capo finito.

Il reparto di modellistica, dotato di cad, con due addette molto brave e con molta esperienza. Poi c’è un reparto taglio con due macchine da taglio per produzioni importanti. Un reparto adesivazione, con una macchina che adesiva in continuazione e un’adesivatrice più piccola.

Abbiamo tutto ciò che può servire ad un’azienda per creare il capo finito. Per chi desidera anche la confezione, abbiamo dei fornitori esterni in grado di realizzare qualsiasi tipo di capo. Facciamo noi il controllo qualità di quello che viene prodotto e controlliamo che vengano rispettate le richieste del cliente.

 

Secondo lei cosa si potrebbe migliorare al Centergross?

Direi che le cose un po’ penalizzanti sono i costi fissi e il tema dello smaltimento dei rifiuti speciali. Noi produciamo un sacco di rifiuti tessili che sono considerati speciali. Se il Centergross riuscisse ad ottenere una convenzione con condizioni migliori per poterli smaltire, aiuterebbe molto. Sicuramente la forza contrattuale del Centergross con queste aziende che trasportano e smaltiscono i rifiuti è superiore alla nostra.